Dati e grafici salienti relativi all'apiario sperimentale del LAR presso l'Azienda Agraria "A. Servadei" (UD).
Questa immagine riassume i dati salienti relativi all'apiario sperimentale monitorato presso l'Azienda Agraria "A. Servadei" (UD).
Le previsioni meteo per la settimana in corso consentono di visitare completamente le colonie durante le ore più calde delle giornate di lunedì e martedi (26 e 27 marzo). Il resto della settimana, infatti, il meteo sarà variabile, con possibili rovesci e temporali nel fine settimana.
Per avere maggiori informazioni sulle operazioni da effettuare durante le prime visite delle colonie, si faccia riferimento alle indicazioni fornite dal LAR nel Report apistico di Marzo 2018.
Durante la scorsa settimana, si sono rilevate escursioni termiche giornaliere di 18 °C, con termperature esterne (linea verde) massime di +15 °C e minime di -3 °C. Per la settimana in corso, invece, le minime si assesteranno attorno ai 7-8 °C in pianura, lasciando prevedere una ripresa più agevole delle colonie.
La temperatura interna all'alveare (linea arancione), invece, si è mantenuta costantemente attorno a 34 °C.
Il volo delle api è stato consistente durante tutta la scorsa settimana, con una lieve flessione registrata 23 marzo, quando le temperature esterne massime erano di 10 °C.
Nonostrante le temperature moderate, infatti, le api sono uscite a raccogliere polline e nettare dalle numerose piante in fioritura in questo periodo (su tutti i Prunus spp.), a indicare una ripresa convincente dell'allevamento di covata, che attualmente si presenta piuttosto estesa (occupando 3-4 favi) e ospita pure qualche celletta di fuco.
ll peso dell'alveare si è mantenuto costante per gran parte della settimana, scendendedo invece di quasi 1 kg nelle giornate più fredde (tra il 22 e il 23 marzo), quando la temperatura minima è scesa a -3°C e il consumo di miele è stato maggiore per consentire una termoregolazione adeguata del nido.
La visita delle famiglie, può consentire una valutazione delle scorte e l'eventuale ripristino delle stesse che, viste le condizioni meteo non ancora stabili, potrà avvenire con zucchero candito o miele di provenienza certa.
In alto è riportata un tabella con il numero di varroe morte naturalmente, rinvenute periodicamente nel cassetto diagnostico di quattro alveari monitorati presso l'apiario sperimentale del LAR.
Per avere una stima del numero giornaliero di varroe morte/alveare, il numero riportato in tabella va diviso per i giorni trascorsi dalla conta precedente.
La caduta naturale di Varroa al 20/03/2018 è pari a zero, segno che il trattamento con acido ossalico effettuato il 22 novembre 2017 è stato efficace e che, anche a causa di un inverno freddo e prolungato, cui ha fatto seguito un'allevamento ridotto di covata da parte delle colonie, la Varroa si è riprodotta poco.
NOTE
Ogni apicoltore può effettuare il monitoraggio della caduta naturale di Varroa nei propri alveari durante tutto l'anno.
Esso consiste nel collocare, al di sotto della rete metallica posta sul fondo dell’alveare, un cassetto in cui si dispone un foglio bianco cosparso da una sostanza appiccicosa (ad esempio vaselina filante) su cui restano invischiate le varroe che cadono naturalmente dal nido e che si possono così contare.
In linea di massima, si stima che per ogni Varroa che cade naturalmente in un giorno, vi sono circa 100 varroe vive nell’alveare. Data la variabilità nella caduta giornaliera di acari, è opportuno considerare il valore medio della caduta giornaliera stimata in un periodo di almeno una settimana. Si fa presente che l’assenza o la presenza più o meno abbondante di covata nelle colonie può influenzare notevolmente il risultato.