Meteo e flora apistica
Da fine aprile e per tutto il mese di maggio, su tutta la regione, si è assistito a un drastico calo delle temperature, accompagnato da piogge abbondanti e quasi incessanti.
Tale condizione ha compromesso il principale raccolto della stagione, quello di acacia (Robinia pseudoacacia), da cui le api ricavano principalmente nettare; analogamente, anche il raccolto di amorfa (Amorpha fruticosa), da cu le api raccolgono nettare e polline, è stato limitato.
Tale situazione ha causato gravi scompensi nutrizionali alle colonie, che si sono riflettuti sullo sviluppo armonico delle famiglie d’api e, successivamente, sul loro comportamento.
In effetti, complici le basse temperature, la fioritura dell’acacia è stata lunga (quasi tre settimane), ma le opportunità di bottinatura da parte delle api sono state limitate, sicché il nettare raccolto è servito solamente a sostenere le colonie, ma non è stato conservato sotto forma di scorte.
Attualmente, dunque, i nidi si presentano scarichi e i melari vuoti, situazione che ha costretto alcuni apicoltori, soprattutto quelli che operano in montagna, ad alimentare le famiglie per evitarne la morte.
Le condizioni meteo così incerte, inoltre, hanno favorito, prima e dopo le piogge, la sciamatura di molti alveari, che vedranno ridotta la propria capacità produttiva per il resto della stagione.
Tecnica apistica
In questo momento della stagione, il controllo della sciamatura continua ad essere l’attività principale da svolgere in apiario.
Per ridurre le possibilità che le api sciamino, si suggerisce di eseguire accurati controlli delle colonie, al fine di eliminare le celle reali prodotte dalle api. A tale scopo, le visite dovrebbero avvenire con cadenza settimanale, prestando particolare attenzione alle famiglie che manifestano maggiormente questa tendenza.
Date le abbondanti piogge del periodo, è possibile che il miele risulti ancora molto umido; pertanto, si consiglia di controllare il livello di umidità prima di asportare i melari o provvedere alla loro deumidificazione prima di estrarre il miele.
Il LAR resta a disposizione per eventuali chiarimenti.
LAR, 25 maggio 2019