Report apistici
Il mese di ottobre è stato caratterizzato da clima variabile, con giornate soleggiate alternate a piogge prolungate; le temperature sono state comunque miti e hanno favorito il protrarsi dell’allevamento di covata, soprattutto nelle colonie d’api condotte in pianura.
In questo periodo, le api possono ancora sfruttare le fioriture di alcune specie erbacee nettarifere e pollinifere, fra cui si ricordano l’aster (ad esempio la specie Symphyotrichum lanceolatum), da cui le api raccolgono nettare e…
Meteo e flora apistica
Le condizioni meteorologiche favorevoli, riscontrate nelle ultime settimane in regione, hanno consentito la fioritura di diverse specie di interesse apistico e facilitato lo sviluppo delle colonie d’api. Tuttavia, la scarsa piovosità dell’ultimo bimestre, ha penalizzato la fioritura del tarassaco (Taraxacum officinale), che è stata limitata e più breve del consueto, condizionando anche la quantità di nettare fornito da questa specie erbacea. Attualmente, questa fioritura…
Novità
Egregio Apicoltore,
negli ultimi anni, in Friuli Venezia Giulia, si è assistito a un graduale cambiamento del paesaggio, con possibili ripercussioni sulle colonie d’api, non sempre facili da accertare e quantificare.
Il Laboratorio Apistico Reginale, dunque, chiede la Sua collaborazione per rispondere alle seguenti domande di carattere generale:
- La qualità del territorio può influenzare il benessere e la sopravvivenza delle colonie che lo abitano?
- Se sì, in che misura?
- Quali sono…
Tecnica apistica
Le temperature miti della prima metà di settembre hanno consentito alle api di sfruttare le fioriture di topinambur (Helianthus tuberosus), da cui ricavano prevalentemente polline, e di edera (Hedera helix), una pianta nettarifera e pollinifera presente sui muri, lungo le recinzioni e sui fusti di alberi nelle siepi e nei boschetti; nei giardini urbani le api hanno bottinato su alcune piante ornamentali, quale il lillà delle Indie (Lagerstroemia indica).
Nella maggior parte…
Considerazioni sulla stagione apistica
La stagione apistica 2019 è stata alquanto tribolata, sia dal punto di vista delle produzioni di miele sia per quel che riguarda la gestione delle colonie d’api.
Da fine aprile e per tutto il mese di maggio, infatti, su tutta la regione, si è assistito a un drastico calo delle temperature, accompagnato da piogge abbondanti e quasi incessanti. Tale condizione ha compromesso il principale raccolto dell’anno, quello di acacia (Robinia pseudoacacia), pianta…
Meteo e flora apistica
Da fine aprile e per tutto il mese di maggio, su tutta la regione, si è assistito a un drastico calo delle temperature, accompagnato da piogge abbondanti e quasi incessanti.
Tale condizione ha compromesso il principale raccolto della stagione, quello di acacia (Robinia pseudoacacia), da cui le api ricavano principalmente nettare; analogamente, anche il raccolto di amorfa (Amorpha fruticosa), da cu le api raccolgono nettare e polline, è stato limitato.
Tale situazione…